La Santa Bibbia é la Parola IMMUTABILE et Vivente di Dio l’Eterno .
La SOLA Bibbia che raccomandiamo
é quella di King James/AV
Perché lo diciamo? Leggete l’orribile verità
Tutti i nostri
riti,
sono una azione orrenda all’Eterno Dio.
Tutte le nostre
feste, sono
una azione orrenda all’Eterno Dio.
Tutte le nostre pratiche pagane sono una azione orrenda all’Eterno Dio.
L’Eterno Dio non è un Idiota robotico a cui facciamo domande
e ubbidiamo come ci pare e quando
è conveniente a noi.
Egli è il nostro vivente, amorevole e
personale Salvatore.
Non c’è nessun altro.
Gesù Cristo è la soluzione di tutti i
nostri problemi.
Non c’è nessun altro.
1 Timoteo 2:5 Uno solo, infatti, è Dio e
uno solo il mediatore
fra Dio e gli uomini,
l'uomo Cristo Gesù,
Se questo verso non è nella vostra
Bibbia, la vostra Bibbia è corrotta.
Gettatela.
Siete stati ingannati a servire
Satana, il dio del mondo.
La sincerità non è la questione.
Potete essere sinceri ,
ma ancora avere torto.
Vivere mentendo è morire – É semplice.
Rompere tutte le catene
Liberare i prigionieri
SVEGLIATEVI
di Peter James
Svegliatevi e invocate Dio.
È più tardi di quello che possiate
pensare.
Giona 1:6 Gli si avvicinò il capo
dell'equipaggio e gli disse:
«Che cos'hai così addormentato? Alzati, invoca il tuo
Dio!
Forse Dio si darà pensiero di noi e
non periremo».
Il messaggio è semplice:
« Svegliatevi o perite. »
E voi cosa state facendo?
Camminate nel sonno?
Parlate nel sonno?
Vivete dormendo?
Queste parole furono dette a Giona,
che a parte Gesù Cristo,
fu il più grande predicatore sul
pianeta terra.
2 Pietro 2:7 Liberò invece il giusto Lot,
angustiato
dal comportamento immorale di quegli scellerati.
Lot non riuscì a fare pentire il
popolo di Sodoma e gli fu detto di svegliarsi
e lasciare il posto perchè sarebbe
stato distrutto
a causa della malvagità del popolo che
era salita nei paradisi.
Giona 1:1 Fu rivolta a Giona figlio di Amittai
questa parola del Signore:
Giona 1:2 «Alzati, và a Ninive la grande città e in essa
proclama
che la loro malizia è salita fino a me».
La predica di Giona al popolo di Ninive ebbe successo.
Si pentirono e Dio si impietosì
riguardo la distruzione
che aveva minacciato di fare loro e
non lo fece.
Giona 3:10 Dio vide le loro opere, che cioè si
erano convertiti
dalla loro condotta malvagia, e Dio si impietosì
riguardo
al male (distruzione) che aveva minacciato di fare loro e
non lo fece.
Arriva sempre al momento opportuno il
giorno del giudizio.
Se non ci giudichiamo noi stessi e
lasciamo Dio
allora Lui deve giudicarci.
1 Corinzi 11:31 Se però ci esaminassimo attentamente
da noi stessi, non saremmo giudicati;
Dobbiamo apprezzare tutto quello che Dio fa, perchè lo fa
per amore.
Comprendere Dio non è soltanto capire
i Suoi giudizi
ma anche essere d’accordo.
Il popolo di Ninive era stato
giudicato, ma allo stesso tempo
Dio aveva loro dato la possibilità di
pentirsi.
Giona era stato scelto per questo lavoro.
Giona 1:3 Giona si alzò e andò a Ninive secondo
la parola del Signore.
Ninive era una città molto grande, di
tre giornate di cammino.
Giona non solamente si era reso
perfettamente conto della situazione,
ma sapeva senz’ombra di dubbio sulla
realità di Dio,
perchè era stato alla
presenza del Signore.
Giona 4:2 Pregò il Signore: «Signore, non era
forse questo
che dicevo quand'ero nel mio paese? Per ciò mi affrettai a fuggire a Tarsis;
perché so che tu sei un Dio misericordioso e clemente,
longanime,
di grande amore e che ti lasci impietosire riguardo al
male minacciato.
Giona non era contento che il popolo
di Ninive potesse avere
la misericordia di Dio, ma non siamo
chiamati a una cristianità di comodità.
Apocalisse 3:13 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo
Spirito
dice alle Chiese.
Apocalisse 3:14 All'angelo della Chiesa di Laodicèa
scrivi:
Così parla l'Amen, il Testimone fedele e verace, il
Principio
della creazione di Dio:
Apocalisse 3:15 Conosco le tue opere: tu non sei né
freddo né caldo.
Magari tu fossi freddo o caldo!
Apocalisse 3:16 Ma poiché sei tiepido, non sei cioè
né freddo
né caldo, sto per vomitarti dalla
mia bocca.
Apocalisse 3:17 Tu dici: «Sono ricco, mi sono
arricchito;
non ho bisogno di nulla», ma non sai di essere un
infelice,
un miserabile, un povero, cieco e nudo.
Apocalisse 3:18 Ti consiglio di comperare da me oro
purificato
dal fuoco per diventare ricco,
vesti bianche per coprirti
e nascondere la vergognosa tua nudità e collirio
per ungerti gli occhi e ricuperare la vista.
Quando una persona è stata alla
presenza del Signore
la sua vita non è più la stessa.
Invece di correre via da Dio, dobbiamo
correre verso di Lui.
Ci è stato detto di scappare dal
diavolo e non da Dio.
Non esiste nessun posto dove possiamo
nasconderci.
Ebrei 4:13 Non v'è creatura che possa nascondersi
davanti a lui,
ma tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi
dobbiamo
rendere conto
Sfortunatamente ci ricordiamo di Dio
solo quando abbiamo grossi guai.
Quando Dio interviene nemmeno lo ringraziamo e
ritorniamo
al nostro tran tran
fino alla prossima crisi.
Se non cerchiamo Dio come ci viene
detto, quando sarà pronto
esigerà la nostra massima attenzione.
Purtroppo può punirci per disubbidirlo e ignorarlo.
Isaia 55:6 Cercate il Signore, mentre si fa
trovare, invocatelo,
mentre è vicino.
Questo verso ci fa pensare che
arriverà il momento
che non sarà facile trovare Dio,
perchè non sarà vicino.
Amos 8:11 Ecco, verranno giorni, - dice il
Signore Dio –
in cui manderò la fame nel paese, non fame di pane,
né sete di acqua, ma d'ascoltare la parola del Signore.
Non c’è nulla che rimanga un segreto
all’Eterno.
È alla Sua presenza che troviamo la
guarigione delle sofferenze
e dolore che stiamo
sperimentando e probabilmente sperimentato.
Dobbiamo rifiutare di
accettare l’assurda menzogna che l’immenso
universo crea un sacco
di preoccupazioni a Dio che non è interessato
ai nostri piccoli problemi.
È una grande menzogna e contraddisce
completamente la Parola di Dio.
Salmi 94:11 Il Signore conosce i pensieri
dell'uomo:
non sono che un soffio.
Matteo 6:8 Non siate dunque come loro, perché il
Padre vostro
sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele
chiediate.
I nostri pensieri sono conosciuti da
Dio prima che noi stessi li facciamo.
Dio sapeva quello che il popolo di
Ninive pensava e faceva,
tuttavia li amava come
ama noi.
Il Padre ha mandato il Suo Unico Amato
Figlio per morire per noi.
Nel Vecchio Testamento poche persone
avevano avuto
il grande privilegio della presenza
del Signore.
Malgrado questo ci sono alcuni
importanti punti che dobbiamo
prestare attenzione.
Giona era stato castigato per avere cercato di scappare
dalla presenza del Signore.
Giona 1:3 Giona
però si mise in cammino per fuggire a Tarsis,
lontano
dal Signore. Scese a Giaffa, dove trovò una nave diretta a Tarsis.
Pagato
il prezzo del trasporto, s'imbarcò con loro per Tarsis, lontano
dal
Signore.
Io penso che in fondo al cuore Giona sapeva che non avrebbe
avuto
nessun luogo per nascondersi dalla presenza del Signore,
nondimeno si era imbarcato su una nave e addormentato sotto
coperta.
E noi cosa stiamo facendo?
Stiamo dormendo?
Come stiamo occupando il nostro tempo?
Stiamo occupando le nostre energie e risorse in altre cose
che ci stanno impedendo di fare quello che Dio vuole da
noi?
Non dobbiamo mai essere presentuosi
della misericordia di Dio.
La presunzione non è fede.
Dio ci ha dato un tempo supplementare
per ritornare a Lui.
Cosa facciamo di questo
periodo di grazia?
Ci dobbiamo rendere conto che questo
periodo non sarà per sempre.
Dobbiamo aiutare gli altri a ritornare a Dio.
Tra poco il Signore scatenerà un forte
vento e una tempesta
che sfascerà la nave.
Giona 1:4 Ma il Signore scatenò sul mare un
forte vento
e ne venne in mare una tempesta tale che la nave stava
per sfasciarsi.
Dove saremo?
Stiamo ancora cercando di comperare il
biglietto?
Abbiamo già comperato il biglietto e stiamo aspettando
in fila l’arrivo della nave?
Siamo già imbarcati sulla nave e
stiamo osservando con compiacimento
il litorale che sta scomparendo in lontananza?
Stiamo già dormendo sotto coperta?
La cosa interessante è che è occorso
un pagano per svegliare
l’uomo di Dio.
Il capitano pagano era
più in accordo con quello che
stava succedendo
nel mondo dello spirito che Geona.
Giona 1:6 Gli si avvicinò il capo
dell'equipaggio e gli disse:
«Che cos'hai così addormentato? Alzati, invoca il tuo
Dio!
Forse Dio si darà pensiero di noi e non periremo».
Non soltanto il capitano della nave ma
anche i marinai avevano capito
che solo l’intervento di Dio avrebbe
potuto salvarli.
Dobbiamo
invocare Dio.
Che terribile tragedia sarebbe se
scopriamo che quelli
che disprezziamo saranno nel regno di
Dio e non noi.
Matteo 7:21 Non chiunque mi dice: Signore,
Signore,
entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà
del Padre mio
che è nei cieli.
Matteo 21:31 Chi dei due ha compiuto la volontà del
padre?»
Dicono: «L'ultimo» E Gesù disse loro: «In verità vi
dico:
I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno
di Dio.
I marinai si erano resi conto c’era
una ragione per quello
che stava succedendo, perchè era
strano.
Tristemente la maggioranza di noi sta
dormendo profondamente
mentre la tempesta sta infuriando.
Giona 1:7 Quindi dissero fra di loro: «Venite,
gettiamo le sorti
per sapere per colpa di chi ci è capitata questa
sciagura».
Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona.
Cinque più due che seguono fanno il
perfetto sette.
Gli domandarono:
1. " Spiegaci dunque per causa di
chi abbiamo questa sciagura
2. Qual è il tuo mestiere?
3. Da dove vieni?
4. Qual è il tuo paese?
5. A quale popolo appartieni?»
Benchè Giona fosse fuggito dalla
presenza del Signore,
non era né vigliacco né vergognoso del
suo Dio.
Oh, come sarebbe bello se tutti noi
potessimo essere come lui !
Giona 1:9 Egli rispose: «Sono Ebreo e venero il
Signore Dio del cielo,
il quale ha fatto il mare e la terra».
Siamo pronti a rispondere: «Sono
cristiano e temo il Signore Dio del cielo,
il quale ha fatto il mare e la terra,
oppure ci vergogniamo
e siamo imbarazzati?»
Ecco le altre due domande :
Giona 1:10 Quegli uomini furono presi da grande
timore
e gli domandarono: «Che cosa hai fatto?»
Quegli uomini infatti erano venuti a
sapere che egli fuggiva il Signore,
perché lo aveva loro raccontato.
Giona 1:11 Essi gli dissero: «Che cosa dobbiamo fare di te
perché si calmi il mare, che è contro di noi?»
Infatti il mare infuriava sempre più.
Questi marinai sono state persone a
modo a differenza
di quelli affrontati da Paolo.
Giona 1:29 Nel timore di finire contro gli
scogli, gettarono da poppa
quattro ancore, aspettando con ansia che spuntasse il
giorno.
Giona 1:30 Ma poiché i marinai cercavano di
fuggire dalla nave
e gia stavano calando la scialuppa
in mare, col
pretesto di gettare
le ancore da prora,
Prima di tutto avevano accettato la
dichiarazione di Geona
riguardo il suo Signore Dio del cielo
che ha fatto il mare e la terra.
Avevano accettato che venerava il suo
grande Dio,
quindi volevano che dicesse loro
quello che dovevano fare
per calmare il mare.
Siamo onesti, credete che succederebbe oggi?
Io non lo credo.
Anche la risposta di Geona è
interessante.
Aveva confermato che la grande
tempesta era per causa sua
e gettandolo in mare si sarebbe
calmato il mare.
Giona 1:12 Egli disse loro: «Prendetemi e
gettatemi in mare
e si calmerà il mare che ora è contro di voi, perché io
so
che questa grande tempesta vi ha colto per causa mia».
Geona aveva avuto bisogno dell’aiuto dei pagani per
gettarlo in mare.
I marinai avevano cercato di
raggiungere la spiaggia,
perchè non avevano intenzione di ucciderlo.
Giona 1:13 Quegli uomini cercavano a forza di
remi di raggiungere
la spiaggia, ma non ci riuscivano perché il mare andava
sempre più crescendo contro di loro.
Ma come sempre Dio aveva altre idee.
Le sue idee non sono mai come le
nostre.
Possiamo non piacere quello che ci ha
chiesto di fare,
ma non abbiamo altra scelta.
Il pesce che il Signore aveva disposto
che inghiottisse Giona era
della giusta misura, si
trovava al giusto momento e al giusto posto.
Con Dio ogni cosa succede all’ora
stabilita, né prima né dopo.
Giona era stato gettato in mare
affinchè la nave potesse sopravvivere.
Dobbiamo essere gettati anche noi in
mare affinchè la nave possa sopravvivere?
Dobbiamo stare nel ventre del pesce
prima che ci svegliamo?
Erano corsi a Giona tre giorni con l'alga avvinta al suo
capo per ritornare in sé.
Tre è il tempo della rissurezione.
Le preoccupazioni del mondo sono
avvinte intorno alla nostra testa
e non riusciamo a toglierle dalla
nostra mente?
Quanti giorni occorrono per sbrogliare
le erbe?
I tre giorni sono il segno di Geona?
Luca 11:29 Mentre le folle si accalcavano, Gesù
cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa
cerca un segno,
ma non le sarà dato nessun segno fuorchè il segno di
Giona
Qual’è il segno di Geona?
Il segno della risurrezione.
Geona era resuscitato dopo tre giorni
sepolto nella profondità del mare,
proprio come Gesù
Cristo era resuscitato dopo tre giorni.
Si tratta di minimizzare il fatto che
la morte è stata vinta.
Non dobbiamo avere paura della morte
che è la presa più forte del nemico
Ci è stato detto di mangiare
dall’albero della vita.
Non dobbiamo avere paura della morte
perchè come Geona è resuscitato
dopo morto tra i flutti. così noi nel
futuro saremmo resuscitati,
ma possiamo incominciare anche
ora a sperimentare la vita della resurrezione
come convertito.
Non dobbiamo passare il nostro tempo
dormendo o rimanere morti,
ma dobbiamo affrettarci e
svegliarci.
Geona era stato alla presenza del Signore, ma la nostra
posizione
è molto più grande.
L’Eterno Dio dimora per mezzo del Suo Spirito in ogni
credente.
A
chi è dato molto, è richiesto molto.
Quando una persona è stata alla presenza del Signore
non può piu’ nascondersi.
Esodo 33:11 Così il Signore parlava con Mosè
faccia a faccia,
come un uomo parla con un altro. Poi questi tornava
nell'accampamento,
mentre il suo inserviente, il giovane Giosuè figlio di
Nun, non si allontanava
dall'interno della tenda.
Esodo 34:29 Quando Mosè scese dal monte Sinai - le
due tavole
della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè
mentre egli scendeva
dal monte - non sapeva che la pelle del suo viso era
diventata raggiante,
poiché aveva conversato con lui.
Esodo 34:30 Ma Aronne e tutti gli Israeliti,
vedendo che la pelle
del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi
a lui.
Se con la presenza del Signore la
nostra pelle brilla come una luce,
come siamo quando Dio
vive in noi?
Se crediamo e accettiamo lo Spirito Santo in noi dove
compriamo il biglietto?
Su quale nave ci imbarchiamo?
Dove andiamo a dormire?
Ci nascondiamo nella profondità?
Dio deve usare i non cristiani per
svegliarci, oppure il nostro sonno
è talmente dolce che saremmo gettati
nella profondità del mare?
Frangipani ha detto che Dio verifica
il suo tempio muovendo bruscamente
dei fiammiferi accesi con il risultato
che tutte le costruzioni inferiori
saranno consumate e solo quelle in
argento e oro rimangono.
Recentemente abbiamo visto gente uccisa
in tutte circostanze.
Colpi d’arma da fuoco, bombardamenti,
pulizia etnica, milioni di persone
con l’Aids, molti
tornado.
C’è aria di burrasca e il vento ha
incominciato a ululare,
quindi non c’è più tempo di dormire ma
dobbiamo svegliarci
e invocare il nostro Dio.
Quando ci rendiamo conto della nostra
vera posizione in Gesù Cristo
allora siamo motivati a guidare altre
persone a Cristo.
La nostra chiamata richiede che prima
di tutto adoriamo Dio all’altare.
Come lo facciamo ?
Dobbiamo incominciare la mattina con
la preghiera
e finire la giornata con la preghiera.
Non è questione di tempo, ma di una
comunicazione con nostro Padre in paradiso.
E durante il giorno una piccola parola
con Lui qua e là.
Parole di ringraziamento e comprensione.
L’incenso rappresenta le nostre
preghiere.
Dio non è il nostro servo.
Ci dimentichiamo che noi siamo i Suoi
servi.
Naturalmente dobbiamo studiare la
bibbia per essere approvati da Dio
e non dagli uomini.
Quando desideriamo o cerchiamo un vero
amore per gli altri
allora possiamo asssistere alla corte
esterna portandoli persone
a Gesù Cristo.
Il Signore dirigerà le persone a noi e
tutto quello che dobbiamo fare
è rispondere.
Non c’è assolutamente nessuna
ragione che la gloria di Dio non brilli
attraverso noi come fu con Mosè.
Cerchiamo di essere alla presenza di
Dio.
Cerchiamo di riconoscere in noi lo Spirito Santo.
Cerchiamo di essere nella volontà di
Dio.
Se siamo nella volontà di Dio non
sarete ingannati,
Non dobbiamo cadere nella profondità
dell’oceano per essere afferrati
da un grosso pesce mentre cerchiamo di
chiarire le nostre idee.
Se siamo alla presenza di Dio e
facciamo la sua volontà allora possiamo
anche comandare alla tempesta di stare
tranquilla e in pace
e anche invitare gli altri a camminare
sull’acqua se necessario
in modo che possano dimorare nei fiumi
eterni dell’acqua vivente,
che occorre cosi disperatamente.
È semplice, a meno che non siamo con
Dio e non viviamo nel Suo amore
non sopravviverete.
Salmi 91:1 Tu che abiti al riparo dell'Altissimo
e dimori all'ombra
dell'Onnipotente,
Salmi 91:2
dì al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido».
Ora
che lo sapete, cosa farete prima che sia veramente troppo tardi?
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